PIRAMIDE DELL’ ETNA NELLA VALLE DELL' AKESINE
La piramide di Castiglione ha la caratteristica di avere
un’ipotetica entrata , una base triangolare di circa mt.20 per lato e
un’altezza di circa mt. 10 ,quindi con tre facciate (i tre promontori della
Sicilia?)e sette gradoni(i sette pianeti conosciuti all'epoca?).La zona è compresa nel cosiddetto membro inferiore della formazione pietracannone ,con lave e prodotti piroclastici risalente dai 15000 ai 3960 anni fa ,quindi antichissima e preistorica.Oltre le numerose piramidi presenti sull' Etna Filoteo degli Omodei ne menziona nella sua DESCRIZIONE DELLA SICILIA anche nel territorio siracusano:
“ Noto …Fu questa citta fondata da Siculi discacciati da Ortigia
dal tiranno Archia,li quali,passando ne’ luoghi Mediterranei ,edificarono
Noto e Trinacria(quest'ultima collocata tra l'Etna e i Nebrodi), della quale non si trovano vestigia; tuttochè alcuni dicano
essere stata questa città anticamente posta in altro luogo più alto,
ed Indi da Ducezio,principe dei Siculi e cittadino di Noto essere
stata trasportata in luogo più basso e comodo come nel libro II dice Diodoro.
Perlochè appare, che fosse stata circa 6 miglia su, in luogo più alto ,dove oggi
si vedono le ruine ed una piramide…
e si vede un’altissima piramide rotonda ,chiamata torre pizzuta, dalla quale fu una porta di Siracusa in Tycha chiamata della piramide…
Si trova il colle Eurialo, dagli autori così chiamato ,dov’era la fortezza nella quale si accostò lo esercito de’ Romani per trattare il bisogno e prendere la città, come nelle istorie più a lungo si narra; dove anc’oggi si vede la piramide quasi ruinata e rotta.”
e si vede un’altissima piramide rotonda ,chiamata torre pizzuta, dalla quale fu una porta di Siracusa in Tycha chiamata della piramide…
Si trova il colle Eurialo, dagli autori così chiamato ,dov’era la fortezza nella quale si accostò lo esercito de’ Romani per trattare il bisogno e prendere la città, come nelle istorie più a lungo si narra; dove anc’oggi si vede la piramide quasi ruinata e rotta.”
Da considerare che l’Omodei fa queste descrizioni nel 1557,
ricordo anche che il Carrera (o. c. l- I. cap.6) parla di un sepolcro
piramidale ad un miglio dalle fonde di Cibali (Catania) verso Tramontana e di
un tempio antichissimo lì presso.
I culti di Iside in Sicilia sono attestati da Siracusa a Messina.
A Siracusa in alcune monete possiamo vedere raffigurato Zeus
e Iside con sistro e scettro. Notevoli sono statii rapporti con
l’Egitto:a Siracusa negli antichi santuari di Apollo e di Atena sono stati trovati degli
ex-voto egiziani,tra cui un vaso di porfido per profumi del periodo di
Ramesse II ; sono documentati buoni rapporti con l’Egitto tanto che Agatocle
sposa la principessa egiziana Teossena, figliastra di Tolomeo e figlia di
Berenice; anche con Ierone II si denotano forti legami con l’Egitto, il tiranno
dona infatti al faraone una nave costruita in stile alessandrino
nei cantieri di Siracusa. Archimede si formò nella scuola di Alessandria. I
Siciliani frequentavano l’Egitto o per la pesca o per altre attività. Plutarco
(Caes., LIX, 1) fa il nome del siceliota Apollodoro, amico di
Cleopatra,che portò nascostamente la regina ai piedi di Cesare avvolta in una
specie di tappeto.
Apuleio afferma esplicitamente che i Siculi chiamavano Iside
Proserpina,a Catania nel Museo di Archeologia dell'Università di Catania è
custodito un sistro risalente all’epoca ellenistica.
Uno scarabeo è visibile sotto la moneta di ΑΙΤΝΑΙΟΝ
risalente al quinto secolo a.C..
A Taormina il culto di Iside è attestato nel tempio di Giove
Serapide e Iside dal ritrovamento della statua della Sacerdotessa che indossa
vestimenti simili a quelli della dea.
Anche a Messina il culto di Iside è testimoniato da vari ritrovamenti
archeologici di ceramiche egittizzante di fabbrica locale.
La piramide o ziggurat non è ancora stata analizzata da archeologi
con attenzione.I pareri sono diversi riguardo la datazione delle piramidi
presenti sull’Etna ,alcuni le datano fin dal periodo dei Sicani, altri le
collocano tra il XVIII e il XX secolo. La meraviglia di questo sito è che si trova sopra una falda acquifera e sono presenti numerosi pezzi di ceramica sicula.Non è ancora stata analizzata da esperti del settore, in ogni caso tutte le piramidi presenti sull'Etna meriterebbero di essere tutelate e non distrutte
come spesso accade per le bonifiche del terreno.
Tizzone Giuseppe copyright