lunedì 31 ottobre 2016


                   PIRAMIDE  DELL’ ETNA NELLA VALLE DELL' AKESINE

La piramide di Castiglione ha la caratteristica di avere un’ipotetica entrata , una base triangolare di circa mt.20 per lato e un’altezza di circa mt. 10 ,quindi con tre facciate (i tre promontori della Sicilia?)e sette gradoni(i sette pianeti conosciuti all'epoca?).La zona è compresa nel cosiddetto membro inferiore della formazione pietracannone ,con lave e prodotti piroclastici risalente dai 15000 ai 3960 anni fa ,quindi antichissima e preistorica.Oltre le numerose piramidi presenti sull' Etna Filoteo degli Omodei ne menziona nella sua DESCRIZIONE DELLA SICILIA anche nel territorio siracusano: 
“ Noto …Fu questa citta fondata da Siculi discacciati da Ortigia dal tiranno Archia,li quali,passando ne’ luoghi  Mediterranei ,edificarono Noto e Trinacria(quest'ultima collocata tra l'Etna e i Nebrodi), della quale non si trovano vestigia; tuttochè alcuni dicano essere stata questa città anticamente posta in altro luogo più alto, ed   Indi da Ducezio,principe dei Siculi e cittadino di Noto essere stata trasportata in luogo più basso e comodo come nel libro II dice Diodoro. Perlochè appare, che fosse stata circa 6 miglia su, in luogo più alto ,dove oggi si vedono le ruine ed una piramide… 
e si vede   un’altissima piramide rotonda ,chiamata torre pizzuta, dalla quale fu una porta di Siracusa in Tycha chiamata della piramide…
Si trova il colle Eurialo, dagli  autori così chiamato ,dov’era la fortezza  nella quale si accostò lo esercito de’ Romani per trattare il bisogno e prendere la città, come nelle istorie più a lungo si narra; dove anc’oggi si vede la piramide quasi ruinata e rotta.”
Da considerare che l’Omodei  fa queste descrizioni nel 1557, ricordo anche che il Carrera (o. c. l- I. cap.6) parla di un sepolcro piramidale ad un miglio dalle fonde di Cibali (Catania) verso Tramontana e di un tempio antichissimo lì presso.

I culti di Iside in Sicilia sono attestati da Siracusa a Messina.
A Siracusa in alcune monete possiamo vedere raffigurato Zeus  e Iside con sistro e scettro. Notevoli  sono statii rapporti con l’Egitto:a Siracusa negli antichi santuari di Apollo e di Atena sono stati trovati degli ex-voto egiziani,tra cui un vaso di porfido per profumi  del periodo di Ramesse II ; sono documentati buoni rapporti con l’Egitto tanto che Agatocle sposa la principessa egiziana Teossena, figliastra di Tolomeo e figlia di Berenice; anche con Ierone II si denotano forti legami con l’Egitto, il tiranno dona infatti al faraone una nave costruita  in stile alessandrino  nei cantieri di Siracusa. Archimede si formò nella scuola di Alessandria. I Siciliani frequentavano l’Egitto o per la pesca o per altre attività. Plutarco (Caes., LIX, 1)  fa il nome del siceliota Apollodoro, amico di Cleopatra,che portò nascostamente la regina ai piedi di Cesare avvolta in una specie di tappeto.
Negli Iblei “a Villasmundo sono stati rinvenuti in tutto ventitre scarabei, tutti di produzione egiziana del Terzo Periodo Intermedio(1070-656 A.C.), che trovano i confronti più stretti negli scarabei provenienti da tombe tardo geometriche di Pitecussa(Ischia) dove sono stati ritrovati nella maggior parte dei casi in corrispondenza del petto.”(Archeologia degli Iblei, Massimo Frasca).
Apuleio afferma esplicitamente che i Siculi chiamavano Iside Proserpina,a Catania nel Museo di Archeologia dell'Università di Catania è custodito un sistro risalente all’epoca ellenistica.
Uno scarabeo è visibile sotto la moneta  di ΑΙΤΝΑΙΟΝ risalente al quinto secolo a.C..
A Taormina il culto di Iside è attestato nel tempio di Giove Serapide e Iside dal ritrovamento della statua della Sacerdotessa che indossa vestimenti simili a quelli della dea.
Anche a Messina il culto di Iside è testimoniato da vari ritrovamenti archeologici di ceramiche egittizzante di fabbrica locale.
La piramide o ziggurat non è ancora stata analizzata da archeologi con attenzione.I pareri sono diversi riguardo la datazione delle piramidi presenti sull’Etna ,alcuni le datano fin dal periodo dei Sicani, altri le collocano tra il XVIII e il XX secolo. La meraviglia di questo sito è che si trova sopra una falda acquifera e sono presenti numerosi pezzi di ceramica sicula.Non è ancora stata analizzata da esperti del settore, in ogni caso tutte le piramidi presenti sull'Etna meriterebbero di essere tutelate e non distrutte come spesso accade per le bonifiche del terreno.
                                   
     



               
              Tizzone Giuseppe copyright